Il tuo hotel ha bisogno di generare maggiori entrate nei prossimi mesi? O stai pensando di acquisire nuove competenze per crescere professionalmente nel settore turistico e alberghiero? Qualunque sia il tuo caso, sono molte le decisioni che dovrai prendere. Le decisioni sono spesso necessarie, ma a volte potrebbe sembrarci un compito insostenibile, rendendoci pieni di incertezze.

Preparati a dire addio per sempre ai dubbi che ti sorgono durante i processi decisionali! Nel nostro nuovo webinar della serie Hospitality Talks, che si è tenuto il 14 luglio, abbiamo conversato con Andrea Leuenberger, Responsabile dei programmi presso l’istituto Swiss Hotel Management School. 

Andrea ha parlato con noi di come prendere decisioni ottimali basandoci su modelli aziendali intramontabili e dall’efficacia dimostrata. Puoi guardare la registrazione del webinar (in inglese) qui, oppure puoi leggere questo articolo per un riepilogo dell’evento.

Iniziamo con la definizione e le origini del processo decisionale. Passiamo poi a parlare di alcuni modelli ampiamente usati a livello aziendale e dirigenziale. Per finire, presentiamo un processo facile da applicare, che potrai usare per migliorare i tuoi processi decisionali nel settore turistico e alberghiero.

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Cosa si intende per processo decisionale, e qual è la sua origine?

 

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Molti dizionari definiscono il processo decisionale come "un processo nel quale è necessario prendere (importanti) decisioni, spesso con l’aiuto degli altri". Anche se potrebbe sembrare un’invenzione dei tempi moderni, si tratta di un concetto nato ad Atene intorno al 500 a.C. 

Gli abitanti della città avevano appena contribuito alla sconfitta degli eserciti nemici. Come contropartita, chiedevano di prendere parte allo sviluppo politico di Atene. Socrate escogitò l’inedita proposta di formare l’uomo comune per renderlo in grado di prendere decisioni. Voleva far sì che il popolo votasse a favore di risultati vantaggiosi.

Per farlo, sviluppò il metodo "domanda, risposta e dibattito". Questo metodo divenne uno strumento per la formazione delle opinioni e per la democratizzazione del processo. Anche Sun Tzu, un generale dell’esercito impegnato nelle strategie di guerra, sviluppò un metodo intorno allo stesso periodo, basato nell’osservazione e nello studio della strategia degli avversari per prendere le proprie decisioni. 

 

Quali sono i modelli più comuni?

  • Teoria dei giochi: più di 2000 anni fa, John Nash elaborò ulteriormente il principio di Tzu e ricevette il Premio Nobel per la sua cosiddetta "teoria dei giochi". L’equilibrio di Nash sostiene che osservare la strategia di un avversario nel gioco sia cruciale per pianificare la propria. Secondo Nash, sono necessarie 10.000 ore di addestramento per riconoscere una mossa strategica e reagire immediatamente. La sua teoria è tuttora usata nel calcio e negli scacchi. 

  • Il modello verticale: il metodo di Socrate è stato ulteriormente elaborato da Russell Ackoff, famoso per il modello verticale di acquisizione della saggezza. Ackoff insiste nel raccogliere dati sia quantitativi sia qualitativi. Questi dati dovrebbero rispondere a domande quali cosa, chi, in quale misura, per quanto tempo e in che numero. Il livello successivo riguarda l’acquisizione di informazioni tramite la classificazione, il raggruppamento e il confronto dei dati.

    Ricorda, non è ancora il momento di interpretare i dati: li stai solo classificando per riuscire a comprenderli e dar loro un senso. Al livello superiore, è il momento dell’interpretazione tramite le seguenti domande: quali informazioni possiamo estrapolare? Quali decisioni dobbiamo prendere? Qual è la direzione da seguire? Questo è il livello del pensiero critico, e della comprensione che porta al livello delle soluzioni innovative. 

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  • Modello dei due sistemi di pensiero: Daniel Kahneman ha ricevuto il Premio Nobel per la sua ricerca sul processo decisionale. Il suo modello suddivide i responsabili delle decisioni in due gruppi, chiamati pensatori del sistema 1 e pensatori del sistema 2. I pensatori del sistema 1 prendono le decisioni sulla base dell’intuizione. Non hanno dubbi, ma non si preoccupano nemmeno di costruire una forma-pensiero per sforzarsi di arrivare a una decisione. Le personalità carismatiche possono indurre le persone a cadere preda del pensiero del sistema 1. Anche il marketing usa il pensiero del sistema 1 per fare colpo sulla clientela, promuovendo le strutture alberghiere come lussuose o esclusive.

    Diversamente, i pensatori del sistema 2 si concentrano con grande impegno e dedizione e usano il pensiero razionale invece delle emozioni. Il loro approccio è metodico e avanzano più lentamente. Poiché la capacità del nostro cervello di assorbire ed elaborare le informazioni è limitata, i pensatori del sistema 1 possono riuscire a evitare il “sovraccarico cognitivo”. I pensatori del sistema 2 impiegano molto più tempo, e tendono a soffrire di sovraccarico cognitivo.


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6 passaggi per migliorare il tuo processo decisionale

 

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  • Identifica il problema: per prima cosa, chiediti qual è l’argomento del processo decisionale, e qual è il problema che deve essere risolto. 

  • Definisci l’obiettivo: poi, valuta cosa vuoi ottenere con la tua decisione. Quanto tempo hai a disposizione per raggiungere l’obiettivo? Un obiettivo può anche essere suddiviso in vari obiettivi secondari. 

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  • Crea un elenco di alternative: non è possibile prendere le decisioni senza alternative o possibilità, che possono essere facilmente generate tramite una sessione di brainstorming. L’equazione di Chapman ti consentirà di capire che se tu o i membri del personale della tua azienda del settore turistico e alberghiero possedete il giusto livello di competenza e di consapevolezza prima della sessione di brainstorming. Illustra la conoscenza dell’argomento (livello di competenza), e la consapevolezza di quella conoscenza (livello di autocoscienza).

    Diventare consapevolmente competenti richiede ulteriore formazione, tutoraggio o guida. Una volta create le alternative, ricorda che ogni alternativa deve condurre a un risultato diverso. L’albero decisionale può aiutarti a elencare le opzioni in maniera organizzata. I leader del settore turistico e alberghiero devono assicurarsi che tutti i partecipanti esprimano la propria opinione nel corso delle sessioni di brainstorming. Capire cosa sta succedendo nell’ambiente esterno è vantaggioso per prendere delle buone decisioni.

    L’analisi PESTEL può essere utile per comprendere i fattori politici, economici, sociali e tecnologici nel settore alberghiero. In alternativa, puoi usare un’analisi SWOT. 


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  • Discuti le alternative: dopo aver generato le alternative, queste vanno discusse. Valuta attentamente i pro e i contro di ogni singola alternativa passando in rassegna tutte le informazioni a tua disposizione. Il modello di Edward de Bono dei “sei cappelli per pensare” può essere utile per questo punto.

    Ogni membro partecipante deve scegliere un cappello e porre le domande corrispondenti a ciascun colore. Se stai effettuando una seduta di brainstorming in solitaria, dovrai indossare di volta in volta i vari cappelli per analizzare i rischi e i benefici delle tue scelte. 



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  • Raggiungi un accordo: a questo punto, puoi condurre un’analisi. Le capacità di pensiero critico aiuteranno te e il tuo team del settore turistico e alberghiero ad arrivare a una conclusione finale.

  • Prendi la decisione: una volta presa la decisione, non ti resta che andare avanti e intraprendere le azioni necessarie. Tutte le persone coinvolte devono conoscere il proprio ruolo nel processo e devono sapere quali sono le azioni da intraprendere.