Bonus alla firma: pro e contro nel settore dell’ospitalità
by Martha Croissy | luglio 27, 2022 | TREND RISORSE UMANE |
È ormai da molto tempo che il settore turistico e alberghiero fa fatica a trattenere i dipendenti, e in molti mercati si registrano tassi di rotazione del personale senza precedenti. Gli effetti collaterali della pandemia continuano a mettere in ginocchio il nostro settore. Nel Regno Unito, poi, l’industria alberghiera è alle prese anche con gli effetti avversi del Brexit, che inaspriscono una situazione di per sé già grave. Alcuni addetti alla selezione del personale stanno ideando soluzioni innovative per attrarre lavoratori qualificati, tra cui offrire un bonus alla firma ai nuovi assunti.
Le proposte di questo tipo sono diventate abbastanza diffuse, e sono dovute in parte alla spinta per la riapertura dei ristoranti chiusi a seguito dei regolamenti COVID-19. Secondo un’analisi di GlobalData, nel periodo che va da agosto 2020 ad agosto 2021, le offerte di lavoro che prevedono un bonus alla firma sono aumentate di oltre il 450%.
In questo articolo, spieghiamo cosa si intende per bonus alla firma, ne analizziamo i pro e i contro e vediamo in che modo alcune catene alberghiere stanno usando questa strategia. Troverai anche delle alternative da applicare alla strategia di selezione del personale della tua azienda.
Cosa si intende per bonus alla firma?
Un bonus alla firma, detto anche signing bonus o bonus di assunzione, è una ricompensa economica offerta a un potenziale dipendente per invogliarlo a firmare un contratto di lavoro. Le aziende tendono a offrire questo incentivo per attrarre lavoratori qualificati in ruoli difficili da ricoprire, soprattutto in mercati occupazionali rigidi. Un altro motivo per offrire un bonus alla firma è la volontà di tenere in azienda i lavoratori altamente qualificati che potrebbero valutare altre offerte di lavoro.
Quando parliamo di bonus alla firma, ci riferiamo sia ai pagamenti una tantum, sia a quelli distribuiti in un intervallo di tempo definito, e alcuni datori di lavoro offrono anche opzioni azionarie. Ad esempio, questo incentivo potrebbe servire a risarcire a un nuovo assunto eventuali benefit che perderebbe se lasciasse il suo posto di lavoro attuale. Un bonus alla firma potrebbe inoltre colmare eventuali discrepanze nel pacchetto retributivo complessivo offerto nell’ambito della struttura salariale attuale.
Diversi datori di lavoro offrono diversi incentivi a seconda delle dimensioni dell’azienda e del ruolo da svolgere. In generale, gli addetti alla selezione del personale del settore turistico e alberghiero offrono bonus di un importo massimo di 1.000 £ per chef, camerieri, addetti alla pulizia e personale di sicurezza. L’Hard Rock Hotel di Ibiza, in Spagna, offre un incentivo di 170 £ per trovare dipendenti idonei. Nel Regno Unito, Harry’s Bar e Côte Bistro offrono ben 2.000 £ come bonus per i nuovi assunti. [1]
Vantaggi e svantaggi dei bonus alla firma
Offrire un incentivo di questo tipo ai nuovi assunti comporta diversi vantaggi per le aziende del settore alberghiero. Eccone alcuni:
- Costi di manodopera ridotti: poiché si tratta di un pagamento una tantum, rappresenta un costo minore per le aziende sul lungo periodo. A differenza di salari più alti da pagare mese dopo mese a un dipendente, un bonus alla firma non pesa sull’azienda a lungo termine.
- Magnete di talenti: offrire un bonus alla firma può aiutarti ad attrarre lavoratori qualificati nel tuo hotel o ristorante. Questo potrebbe essere un fattore decisivo quando un candidato sta valutando offerte di diversi concorrenti.
- Employee retention: distribuire nel tempo il bonus alla firma potrebbe consentire di affrontare la carenza di personale in un momento cruciale e non subire interruzioni nel servizio offerto alla clientela.
- Colmare divari retributivi: offrire un bonus alla firma può aiutare a convincere un candidato ad accettare l’offerta di lavoro anche se il salario non è ideale. Si tratta, infatti, di un incentivo che potrebbe far apparire l’offerta più accattivante per un potenziale candidato.
Tuttavia, un bonus alla firma potrebbe comportare anche degli svantaggi.[2] Ad esempio, rappresenta un ulteriore costo per un’azienda. Le piccole organizzazioni con poco spazio di manovra potrebbero fare fatica a permettersi questa spesa, a rischio di dover rinunciare ad attrarre talenti. Per un dipendente, l’incentivo rappresenta un reddito imponibile, il che ne riduce il valore finale. E questo potrebbe rendere l’offerta di lavoro poco accattivante. Oppure, il dipendente potrebbe sottoperformare o, ancora, passare a un’altra azienda, riducendo pertanto il ROI. Inoltre, pagare il bonus alla firma solo ad alcuni dipendenti potrebbe essere considerata una discriminazione e comportare risentimenti sul lavoro e azioni legali.
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Tendenze relative al bonus alla firma nel settore turistico e alberghiero
Vediamo insieme in che modo alcuni grandi operatori del nostro settore stanno integrando il bonus alla firma nella loro strategia di assunzione.
- Marriott: per soddisfare la crescente domanda di servizi, Marriott Vacations Worldwide Corp sta offrendo un bonus alla firma ai nuovi assunti per alcuni ruoli diversi. In una fiera del lavoro tenutasi a Orlando, Florida, Marriott ha offerto un incentivo del valore di 1.000 $ per alcuni ruoli, tra cui addetti alla pulizia, alla sicurezza e alla manutenzione. Il bonus viene pagato in due parti, in cui 500 $ sono versati 30 giorni dopo l’inizio del lavoro, e la metà rimanente a 90 giorni.
- Hilton: anche Hilton sta usando incentivi per le assunzioni, per dipendenti sia part-time sia a tempo pieno. Alcuni esempi di ruoli a cui viene applicata questa strategia sono addetti alla pulizia, agenti del front desk, personale di sala e chef. I bonus vanno da 300 $ a 1.500 $. Come Marriott, anche Hilton dilaziona il pagamento nel tempo, versando la prima parte dopo qualche settimana dall’assunzione, e il resto a distanza di un anno. Altri benefit includono pasti gratuiti durante il servizio, sconti sulle tariffe alberghiere e pagamento degli straordinari.
Riusciranno gli operatori più piccoli a tenere il passo?
Mentre le grandi aziende sono maggiormente in grado di sborsare grandi somme di denaro, gli hotel e i ristoranti medio-piccoli non sempre possono permettersi un simile lusso. Alti costi operativi, requisiti normativi e margini ristretti rendono più difficile per i piccoli stabilimenti competere per accaparrarsi i migliori talenti. Prendiamo l’esempio di Twenty Seven, un ristorante gastronomico nel Regno Unito che ha istituito un bonus di 1.000 £ per attrarre cuochi. [3]
Secondo lo chef e proprietario, Jamie Rogers, lo stabilimento ha dovuto istituire un bonus per attrarre cuochi dopo che i propri erano passati alla concorrenza. Questi concorrenti offrivano salari migliori, di 18-20 £ l’ora, un prezzo non fattibile per ristoranti come il Twenty Seven. I problemi di Jamie rappresentano il dilemma di molti proprietari di piccoli alberghi, in bilico tra acquisire e trattenere i talenti da un lato, e mantenere sostenibili le spese operative dall’altro.
Alternative al bonus alla firma
Anche se gli incentivi per le assunzioni sono una gradita aggiunta ai vari benefit, non rappresentano di certo la bacchetta magica per risolvere la crisi di personale che sta affliggendo il settore dei viaggi e del tempo libero. Questo è particolarmente vero per le piccole aziende che fanno fatica a offrire gli stessi bonus offerti dai grandi operatori.
Di seguito, indichiamo alcuni benefit alternativi che possono servire ad attrarre lavoratori qualificati:
- Pacchetti mirati al benessere, ad esempio servizi di counselling
- Postazioni di allattamento per le neo-mamme
- Orario di lavoro flessibile
- Permessi retribuiti
- Pasti gratuiti durante il turno
- Sostegno allo studio
- Una cultura aziendale positiva
- Salari regolati sull’inflazione
- Indennità di pendolarismo o trasporto aziendale
- Tariffe di soggiorno o di viaggio scontate
- Opzioni di compartecipazione agli util
- Bonus ai dipendenti che consigliano candidati idonei
La soddisfazione dei dipendenti è chiave per offrire un servizio che va oltre le aspettative dei clienti, e offrire il giusto mix di benefit può contribuire ad attrarre i talenti e trattenerli in azienda.
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Fonti (in inglese):
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