Gli operatori del settore alberghiero e le amministrazioni di tutto il mondo sono impegnati a individuare modi diversi per affrontare al meglio la carenza di personale nel settore dell'ospitalità. Dall'offerta di bonus, sia come forma di benvenuto per i nuovi assunti che come incentivo alla segnalazione di nuove potenziali risorse per il personale esistente, alla semplificazione delle politiche d'immigrazione, le parti interessate stanno adottando diversi approcci e soluzioni.  

Approfondisci l’argomento in questo articolo e scopri le azioni identificate da Medio Oriente, Spagna, Regno Unito, Francia e Italia per salvaguardare l'industria alberghiera gestendo l'attuale crisi dei talenti, oltre a consigli da parte di esperti del World Travel and Tourism Council (WTTC) e dell'associazione HOTREC per migliorare la disponibilità dei talenti per il futuro.

La gestione della mancanza di personale nel settore dell'ospitalità in Medio Oriente 

La gestione della mancanza di personale alberghiero in Spagna

La gestione della mancanza di talenti nel settore dell’ospitalità nel Regno Unito

La gestione della mancanza di personale alberghiero in Francia

La gestione della mancanza di personale alberghiero in Italia

Suggerimenti per superare la mancanza di personale a livello nazionale ed europeo 

 

La gestione della mancanza di personale nel settore dell'ospitalità in Medio Oriente 

Secondo le previsioni, il settore dell'ospitalità in Medio Oriente registrerà una crescita costante nei prossimi anni, grazie anche alla notevole diversificazione del settore turistico, oltre all’ambito religioso. Ciò significa che solamente per Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti occorreranno almeno 82.000 dipendenti impiegati presso gli hotel. [1]

Per non farsi trovare impreparati, gli operatori locali del settore turistico e del tempo libero devono elaborare soluzioni creative che attirino i talenti necessari, per esempio selezionare risorse anche non provenienti dal settore dell’ospitalità, a patto che i candidati dimostrino grinta e passione. È opportuno inoltre che i datori di lavoro in questa regione si attivino per cambiare la percezione della popolazione locale nei confronti del lavoro nel settore alberghiero, per esempio tramite campagne che celebrino l'ospitalità araba e che trasmettano un messaggio positivo comunicando il lavoro alberghiero come una scelta di carriera valida e accessibile.

Anche le amministrazioni della regione si stanno dando da fare in vista dell'imminente boom del settore alberghiero. Il ministero dell'Istruzione dell'Arabia Saudita, per esempio, è impegnato a istituire scuole specializzate nell'ospitalità per formare personale alberghiero e ristorativo qualificato. 

È prevista anche l'introduzione di corsi di ospitalità nelle università pubbliche. Sebbene le misure governative siano tempestive, il sistema Nitaqat, che impone agli hotel di assumere almeno il 30% di cittadini sauditi, potrebbe ostacolare le assunzioni, almeno nel breve periodo. 

 

La gestione della mancanza di personale alberghiero in Spagna

L'economia spagnola è sempre stata fortemente dipendente dal turismo, settore che rappresentava il 14,3% del PIL e il 15% dei posti di lavoro totali nell'era pre-pandemia. L’emergenza di COVID-19 ha ovviamente colpito in modo rilevante l'industria alberghiera, causando la chiusura di hotel e la perdita di posti di lavoro.

La buona notizia è che oggi il settore turistico spagnolo sta reagendo bene. Tuttavia, come molti altri Stati dell'UE, il Paese si trova in difficoltà a gestire il crescente numero di turisti a causa di una mancanza di personale alberghiero. Le ragioni del problema sono legate all'incertezza economica del settore, alla pratica del congedo non retribuito e alla diminuzione del personale immigrato. 

Secondo uno studio di McKinsey, la perdita di talenti nel settore alberghiero a favore di altri comparti, come l'edilizia e l'agricoltura, ha avuto un forte impatto sulla ripresa dell'industria alberghiera spagnola.

Riattrarre le persone a lavorare in hotel si sta rivelando più difficile del previsto, per una generale riluttanza a riprendere i lunghi orari di lavoro tipici dei ruoli/lavori dell'ospitalità. La situazione di mancanza di personale è ulteriormente aggravata dall’assenza di una strategia di formazione dei dipendenti. Solo poche università spagnole offrono formazione nel settore dell'ospitalità, mentre i centri professionali non hanno le risorse per soddisfare le richieste del settore. Le stime parlano di 900.000 dipendenti necessari entro il 2030, ma nel mercato del lavoro attualmente si inseriscono 50.000 nuovi talenti all’anno: a fronte di questi numeri, la situazione richiede un intervento urgente su più livelli.

Gli operatori spagnoli del settore dell’ospitalità stanno sperimentando soluzioni innovative nel tentativo di reagire a questo problema. Alcune catene alberghiere e di ristorazione offrono stipendi più alti, alloggi gratuiti e alcuni extra, come il bonus di assunzione e l’assicurazione sanitaria, per coprire rapidamente le posizioni di lavoro. 

Da parte sua, il governo spagnolo ha annunciato un alleggerimento delle norme sui permessi di lavoro e sui visti per gli stranieri, per consentire alle aziende in difficoltà di trovare lavoratori. Con le nuove regole, il governo intende consentire a circa 50.000 studenti extracomunitari di combinare gli studi con il lavoro, oltre a valutare l’ingresso di coloro che possono dimostrare di avere un legame con la Spagna tramite la famiglia, la residenza o un lavoro di almeno due anni.

Lo studio di McKinsey si conclude con il consiglio di sviluppare resilienza per il futuro, preparando per tempo il personale del settore alberghiero. I piani d'azione principali includono il miglioramento delle competenze tecnologiche e la collaborazione con le associazioni di settore per sviluppare corsi intensivi di riqualificazione.

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La gestione della mancanza di talenti nel settore dell’ospitalità nel Regno Unito

L'industria dell'ospitalità del Regno Unito sta lottando contro venti contrari più intensi, dovuti al doppio contraccolpo della pandemia di Coronavirus e della Brexit. Secondo i dati dell'Office for National Statistics (ONS), il settore dell'ospitalità ha oltre 170.000 posti vacanti, un record. [2]

L'ONS riferisce inoltre che il settore alberghiero britannico impiega circa il 7% dell'intera forza lavoro del Paese[3]. Con una percentuale di posizioni scoperte di quasi l'8%, l'effetto a catena sul settore e sull'economia in generale è evidente. Secondo UKHospitality, questi posti vacanti costano alle imprese alberghiere e alle casse nazionali rispettivamente 21 miliardi di sterline e 5 miliardi di sterline di entrate[4].

Nel frattempo, hotel e resort si danno da fare per attrarre e trattenere il personale. Alcune strutture offrono bonus per richiamare talenti difficili da trovare, come chef e personale di sala. Gli operatori del settore chiedono inoltre al governo britannico di allentare le norme sui visti e di consentire ai datori di lavoro di assumere personale straniero qualificato.

Secondo una prospettiva di lungo periodo, UKHospitality propone una soluzione alla crisi articolata nei cinque punti seguenti: [5] 

  1. Selezione: favorire una migliore capacità del settore di accedere a talenti provenienti da settori diversi per coprire i posti vacanti.
  2. Competenze e formazione: migliorare la formazione delle competenze per garantire standard elevati e mobilità sociale.
  3. Vita lavorativa: favorire standard di vita e lavoro più soddisfacenti per i dipendenti del settore alberghiero.
  4. Immagine dell'industria alberghiera: cambiare la percezione negativa del settore per renderlo attraente a livello professionale.
  5. Sistema: gestire le barriere strutturali che allontanano le persone dall’idea di avviare una carriera nel settore alberghiero, come le condizioni e gli orari di lavoro. 

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La gestione della mancanza di personale alberghiero in Francia

L'industria dell'ospitalità francese è di nuovo in crescita, con un numero di turisti che si avvicina ai livelli pre-pandemia. D’altro canto, il World Travel and Tourism Council segnala una carenza organica pari a 71.000 lavoratori in Francia. 

Gli operatori del settore alberghiero hanno adottato diverse strategie per far fronte a questo problema, come il miglioramento delle condizioni di lavoro, stipendi più alti, bonus di assunzione e agevolazioni per l'alloggio. Il colosso dell'ospitalità Accor si è attivato organizzando grandi eventi di selezione rivolti a persone senza esperienza nel settore dell'ospitalità. L'azienda effettua colloqui e ricopre varie posizioni nell'arco di 24 ore, garantendo una rapida formazione di inserimento e ulteriore apprendimento sul campo.

Definendola un’emergenza, il governo francese ha inserito tra le priorità la mancanza di personale nel settore alberghiero, che intende gestire rendendo più difficile l'accesso ai sussidi di disoccupazione e incentivando così le persone a cercare lavoro.  

Un'altra valida iniziativa è quella lanciata dall'UMIH/Francia e Tunisia. A giugno 2022 i due Paesi hanno firmato una convenzione finalizzata alla selezione di personale per il settore alberghiero. Nello specifico, i candidati sono selezionati dall'Agenzia nazionale tunisina per lavorare o avviare un’attività autonoma nel settore alberghiero in Francia. [6]

 

 

La gestione della mancanza di personale alberghiero in Italia

Secondo il rapporto WTTC citato in precedenza, si prevede che la carenza di personale alberghiero in Italia aumenterà da 140.000 a 250.000 unità entro il terzo trimestre del 2022 e che i datori di lavoro del settore alberghiero e turistico non saranno in grado di coprire 1 posto vacante su 6, in un momento in cui la domanda di servizi sarà probabilmente ai massimi livelli.

Per far fronte a questo problema, il Paese ha lanciato un fondo per finanziare la formazione continua del personale del settore turistico e terziario. Inoltre, il personale del settore alberghiero italiano ha diritto a un'assicurazione sanitaria integrativa (finanziata dal datore di lavoro e dal lavoratore), che copre le spese mediche fino a un massimo di 90.000 euro. [7]

 

Suggerimenti per superare la mancanza di personale a livello nazionale ed europeo 

Il World Travel & Tourism Council e l’associazione HOTREC propongono le seguenti misure per affrontare le difficoltà poste dalla carenza di talenti: 

  • Mobilità del lavoro e immigrazione legale: è opportuno che i governi riconsiderino le politiche migratorie e semplifichino le procedure di rilascio dei visti, così da incoraggiare la circolazione transfrontaliera dei lavoratori e colmare il divario di competenze. Hotrec fa un ulteriore passo avanti suggerendo accordi bilaterali con Paesi terzi (non UE) per aumentare la disponibilità di talenti. 
  • Flessibilità e diverse modalità di lavoro: se i datori di lavoro del settore alberghiero consentono e sostengono modalità di lavoro flessibili ove possibile, i lavoratori che hanno abbandonato il settore durante la pandemia potrebbero decidere di rientrare.
  • Rinnovamento dell'immagine e promozione: bisogna rinnovare l'immagine del settore dopo la pandemia, garantendo ai dipendenti un equilibrio tra lavoro e vita privata, un trattamento equo e compensi e benefit competitivi. In questo modo l'industria dell'ospitalità può essere presa in considerazione come percorso professionale.
  • Sviluppo delle competenze: è necessario migliorare le competenze dei lavoratori dell'ospitalità per garantire il futuro del settore, mediante programmi di apprendistato, aggiornamento e riqualificazione, oltre al sostegno di finanziamenti a livello europeo e nazionale. 
  • Partnership: le collaborazioni tra datori di lavoro e governi, associazioni e altri settori correlati per affrontare le sfide più importanti andrebbero a beneficio di tutte le parti. 
  • Processi digitali: l'adozione di soluzioni tecnologiche, come il cloud computing e l'intelligenza artificiale, può rendere il settore più efficiente e più pronto a rispondere alla domanda della clientela.

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Fonti

  1. Hospitality Education in the GCC focusing on the UAE & the KSA, Colliers international
  2. The jobs crisis in hospitality is worsening, Property Week
  3. Hospitality businesses are most likely to be struggling to fill vacancies, Office for National Statistics
  4. Record staff shortages causing hospitality to lose £21bn in trade, UKHospitality
  5. The UK's hospitality workforce strategy: Fixing the crisis, UKHospitality
  6. https://www.hotrec.eu/labour-shortages-in-the-hospitality-sector-forward-thinking-and-practices-sharing/ 
  7. https://www.fondoforte.it/