Il settore alberghiero potrà anche sembrare cupo, ma non vi è dubbio che siamo qui per infondere speranza. Il 21 gennaio abbiamo tenuto il nostro webinar Hospitality Talks con il Vicepresidente senior per la ricerca di  STR, Steve Hood. In questo articolo, ti parleremo delle recenti metriche prestazionali per il settore alberghiero e degli spunti per il futuro di cui si è discusso.

Guarda la registrazione del webinar per ascoltare gli approfondimenti di Steve (disponibile solo in inglese) o leggi la sintesi di seguito per le informazioni chiave.

 

Abbiamo iniziato con una panoramica delle prestazioni del settore nel 2020 nei mercati USA ed EMEA. Siamo passati poi a descrivere i paesi, le regioni e le attività che hanno ottenuto risultati superiori alla media malgrado la situazione, descrivendo poi i fattori che spingeranno la ripresa. Per finire, abbiamo previsto le tempistiche del rimbalzo della domanda in ambito viaggi, e del ritorno ai livelli pre-pandemia del settore turistico e alberghiero. 

 

Prestazioni del settore alberghiero nel 2020

Il settore turistico e alberghiero è ciclico e i periodi di recessione sono normali. Recessioni simili sono avvenute nel 1994, nel 2001 e nel 2009, ma sono state seguite da una rapida ripresa. Prima della COVID-19, le persone viaggiavano più che mai, e il settore turistico e alberghiero stava vivendo un boom. Le compagnie aeree stavano espandendo le rotte, nuovi hotel aprivano e il viaggio low-cost diventava sempre più comune.

Tasso di occupazione

Anche se il 2020 ha causato una scossa nel settore alberghiero, abbiamo tuttavia visto dei raggi di luce. In generale, il tasso di occupazione in regioni come Cina, Medio Oriente e Australia è stato più alto rispetto ad altre a causa delle iniziali chiusure delle frontiere, delle misure severe e dei cosiddetti corridoi turistici o travel bubble.

Le chiusure in Europa hanno avuto un impatto significativo nel regno Unito, in Spagna e in Italia. La Spagna è passata da un tasso di apertura all’80% nel mese di marzo a circa il 20% ad aprile-maggio 2020. Fortunatamente, molti degli hotel hanno riaperto ad agosto-settembre, con una conseguente impennata dei viaggi estivi. Il tasso di occupazione per l’Europa è stato comunque complessivamente intorno al 30%.

Nell’estate del 2020, USA e Cina continentale se la sono cavata decentemente con tassi di occupazione del 43% e 50%, rispettivamente. Sfortunatamente, nei mesi di novembre e dicembre 2020 si è verificato il lockdown 2.0, che, in molti paesi, si è prolungato fino a gennaio 2021.

2020 Hotel occupancy by region

 

RevPAR e Tariffa giornaliera media

L’Europa è stata la più colpita, con un RevPAR (profitto per ogni camera disponibile) del -72%. Molte altre località sono rimaste sotto il -50%, a indicare un anno complessivamente difficile per il settore alberghiero. La tariffa giornaliera media (ADR) è rimasta relativamente stabile in confronto al tasso di occupazione.

Sembra che gli hotel stiano pensando a una redditività a lungo termine e a tenere alte le prestazioni nel corso del lockdown 2.0. Sono meno inclini a ridurre le tariffe, e questa è una buona notizia.

2020 RevPar down > 50% most places

 

Paesi, regioni e attività che hanno ottenuto buoni risultati nel 2020

Mentre le grandi città e i viaggi internazionali hanno sofferto, i viaggi a corto raggio, le vacanze nella propria città e le gite fuoriporta hanno visto un boom a livello globale. Ad esempio Sanya, una delle principali destinazioni turistiche della Cina, ha avuto un grande anno. La variazione percentuale della RevPAR a dicembre 2020 è stata positiva, e la città ha ottenuto nel 2020 risultati migliori rispetto al 2019. Ottobre 2020 è stata una settimana d’oro, con un tasso di occupazione del 90%. Nel complesso, le città più piccole della Cina stanno avendo risultati migliori rispetto a Pechino e Shanghai.

Un altro segnale importante proveniente dalla Cina è stato il rilievo dei festeggiamenti per Capodanno. Festività come queste hanno assunto un’importanza tutta nuova, grazie alla quale gli hotel di lusso ed esclusivi stanno avendo buoni risultati. Le previsioni dicono anche che questi hotel godranno di una maggiore occupazione per il prossimo Capodanno cinese.

Il Medio Oriente è stata un’altra regione che ha avuto buoni risultati nel corso del 2020, soprattutto a dicembre. La zona non ha subito un secondo lockdown e ha inoltre usufruito di un corridoio turistico. L’Australia ha visto un aumento dei viaggi interni grazie alle promozioni del governo, a voucher e corridoi turistici.

Escursioni per il fine settimana, vacanze nella propria città e attività all’aperto hanno avuto buoni risultati anche in Spagna e in America Latina. Gli hotel delle città piccole degli Stati Uniti, ad esempio Gatlinburg, Tennessee e Myrtle Beach, hanno avuto un ottimo anno, contrariamente alle città più grandi, come Miami e Orlando.  Anche le piccole città del Regno Unito, come Liverpool e Bath, hanno avuto prestazioni decenti. A Sud e in Estremo Oriente, Singapore, le Maldive e la Malesia hanno avuto buoni risultati.

European cities with highest hotel occupancy

 

Fattori che spingeranno la ripresa

  • Diffusione dei vaccini: il lancio dei vaccini ha portato un sospiro di sollievo ai viaggiatori e al settore turistico e alberghiero. I sondaggi sui viaggi indicano che, non appena le persone si sentiranno al sicuro, riprenderanno a viaggiare. Il settore turistico e alberghiero trarrà beneficio da questa domanda repressa.

  • Coordinamento tra paesi sulle procedure di viaggio: ora che il vaccino è in fase di distribuzione, i governi stanno esaminando la riapertura sicura delle frontiere con metodi avanzati di sperimentazione e verifica. App come Commonpass (in inglese) danno una prospettiva promettente al settore alberghiero e a quello del trasporto aereo.

  • Automazione, scienza dei dati e servizi digitali per gli ospiti degli hotel: rendere contactless processi come il check-in, relazioni con gli ospiti e la comunicazione delle misure di salute e sicurezza sarà un altro fattore che spingerà la ripresa e aumenterà il numero di viaggiatori.

  • Grandi eventi: sono già prenotati e si prevede che spingeranno la ripresa e aumenteranno il tasso di occupazione. In lista per il 2021 ci sono la conferenza delle Nazioni Unite, la maratona di Londra, la partita Inghilterra-Scozia, l’Adrian Flux British Fim, il concerto di Rammstein e JLS e l’Expo di Dubai.

  • Turismo interno: grazie alla loro accessibilità e sicurezza, le attività nella natura, all’aria aperta e “slow” stanno diventando la norma nelle piccole città.

Quando ripartiranno i viaggi? 

Il primo trimestre del 2021 vede leggeri miglioramenti, ma assisteremo a una ripresa più evidente del settore turistico e alberghiero nel 2º trimestre. Gli eventi globali pianificati in questo periodo hanno già causato un’impennata delle prenotazioni, un altro picco seguirà nei mesi estivi, dopo il quale il settore dei viaggi si stabilizzerà entro la fine del 2021. La ripresa nel corso del 2021 sarà diversa nelle varie parti del mondo, ma è ancora molto lenta.

Occupancy on the books for the next 365 days as 4th of January 2021

 

Quando è previsto il ritorno ai livelli pre-pandemia del settore turistico e alberghiero?

A dicembre del 2020, la commissione degli esperti dell’Organizzazione mondiale del turismo ha presentato tre possibili scenari futuri. L’analisi per lo scenario due indica che il turismo internazionale tornerà ai livelli pre-pandemia entro la fine del 2023 (in inglese). Fattori cruciali saranno il lancio dei vaccini, il miglioramento della fiducia dei viaggiatori e l’abolizione delle restrizioni di viaggio. Un altro grande fattore sarà la ripresa dell’economia a livello globale.

Per quanto riguarda le metriche, la domanda sarà la prima a riprendersi, seguita dal tasso di occupazione e dalla tariffa giornaliera media. La RevPAR sarà la più lenta a risalire a livello globale. Le riunioni e gli eventi di persona saranno probabilmente gli ultimi a ripartire, analogamente ai viaggi di lavoro. Gli esperti prevedono una ripresa diversa per le varie regioni ma, nel complesso, le prospettive sono promettenti. Sembra che il peggio sia passato, gli hotel hanno riaperto le porte e i direttori degli hotel sono ottimisti. Per approfondimenti aggiornati sul settore turistico e alberghiero, scarica il nostro sondaggio Hospitality Pulse.

International tourist arrivals: Future scenarios (millions)

 

Partecipa ai nostri prossimi eventi Hospitality Talks

Hospitality Talks è una delle tante iniziative promosse da Hosco a sostegno di tutti i soggetti interessati del nostro settore dall’inizio della crisi sanitaria globale a marzo 2020. La nostra serie di webinar riunisce gli esperti del settore per consentire loro di condividere le migliori pratiche, approfondimenti e opinioni sul futuro dell’ospitalità.

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