Le qualità che cerchi nei candidati alle offerte di lavoro del settore turistico e alberghiero sono innu­merevoli. Vorresti che fossero in possesso dei requisiti di ogni ruolo. Vorresti che condividessero la cultura e i valori della tua organizzazione. Ti piacerebbe che arrivassero al colloquio informati e che facessero domande intelligenti.

E, se la tua azienda è come la maggior parte delle organizzazioni del settore turistico e alberghiero, sarebbe preferibile che possedessero un alto livello di intelligenza emotiva (IE). 

Quali sono i migliori test di intelligenza emotiva da integrare nel tuo processo di selezione del personale? 

 

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Cos’è l’intelligenza emotiva?

L’intelligenza emotiva, chiamata anche IE o quoziente emotivo, è la capacità di identificare e gestire le emozioni proprie e quelle altrui. 

Anche se è diventato un termine alla moda, si tratta comunque di una caratteristica innegabilmente importante, soprattutto sul lavoro. Da un sondaggio è emerso che il 95% dei responsabili delle risorse umane e il 99% delle aziende affermano che è importante per i professionisti avere un alto livello di intelligenza emotiva (risorsa in inglese). 

 

Perché l’intelligenza emotiva è così importante nel settore turistico e alberghiero?

Perché negli ultimi anni l’intelligenza emotiva è stata spesso al centro dell’attenzione? Perché ha un grande peso, in particolare in settori orientati al cliente come il turismo e l’ospitalità.

Diamo un’occhiata ai principali vantaggi dell’intelligenza emotiva, che dimostrano perché è importante prenderla in considerazione. 

 

1. Garantire migliori esperienze ai clienti o agli ospiti

L’intelligenza emotiva svolge un ruolo importante nelle nostre interazioni con gli altri. Quando i membri del personale hanno tutti gli strumenti per comprendere i loro sentimenti e quelli degli altri, sono in grado di affrontarli in modo molto più produttivo.

Che si tratti di un cliente insoddisfatto della cena o un ospite frustrato dalla procedura di check-in di un hotel, i dipendenti in possesso di un’alta intelligenza emotiva sono in grado di riconoscere e gestire le emozioni per attenuare i conflitti e garantire esperienze di alta qualità per i tuoi clienti. 

 

2. Mantenere alto il morale del team

L’intelligenza emotiva non costituisce un vantaggio solo per i tuoi clienti, ma aiuta anche il team, rendendolo in grado di riconoscere, comprendere e gestire reciprocamente i propri sentimenti con cura e considerazione.

Questo livello di consapevolezza può ridurre le tensioni tra il personale, risollevare il morale e incentivare una cultura molto più positiva all’interno della tua organizzazione appartenente al settore turistico e alberghiero. 

 

3. Ridurre il ricambio di personale

Il settore turistico e alberghiero vede tassi di ricambio del personale notoriamente alti (in inglese), il che potrebbe farti sentire come se girassi a vuoto. Ti impegni a formare e preparare i dipendenti solo per vederli andar via a un ritmo sostenuto.

Per fortuna, l’intelligenza emotiva può venirti in aiuto. Risollevando il morale e stimolando il coinvolgimento, invoglia i dipendenti a rimanere. Inoltre, quando i tuoi responsabili e supervisori possiedono un’alta intelligenza emotiva, sono maggiormente in grado di individuare le aree problematiche all’interno del team, affrontare proattivamente i problemi ed evitare così, si spera, che i dipendenti abbandonino la nave. 

→💡  Scopri come coltivare l’intelligenza emotiva per essere un leader migliore

 

Come valutare l’intelligenza emotiva in un colloquio

I benefici di alti livelli di intelligenza emotiva sono molti, e hai deciso che è un aspetto cui vuoi dare priorità nella selezione dei candidati da assumere per la tua organizzazione del settore turistico e alberghiero.

Ma si tratta di un concetto non tangibile e piuttosto difficile da misurare. È dunque logico chiedersi: come fare per valutare l’intelligenza emotiva in un colloquio? Ecco alcune strategie che possono aiutarti a farti un’idea di questa importante qualità.

 

1. Fai domande mirate

Puoi capire moltissimo in merito all’intelligenza emotiva di un candidato facendo le giuste domande durante un colloquio.

In particolare, le domande comportamentali, quelle cioè che chiedono ai candidati di rispondere a una domanda fornendo esempi reali del loro passato professionale, ti daranno un’idea migliore di come reagiscono in diverse circostanze. Ecco alcuni esempi di domande utili: 

  • Parlami di una volta in cui hai avuto un conflitto con un collega di lavoro. Come lo hai gestito?
  • Parlami di una volta in cui hai ricevuto delle critiche costruttive. Come hai reagito?
  • Parlami di una volta in cui hai dovuto avere a che fare con un ospite o un cliente insoddisfatto. Come hai gestito la situazione?
  • Parlami di una volta in cui hai lasciato che le tue emozioni interferissero nelle tue prestazioni sul lavoro. Cosa hai imparato da quell’esperienza? 

Queste domande possono rivelare molto, e ti aiutano ad andare oltre il piano ipotetico e comprendere meglio come quella persona si comporta e approccia i rapporti con i colleghi e con i clienti.

Tuttavia, è utile mischiarle anche ad altre domande non comportamentali, ad esempio: 

  • Hai mantenuto i contatti con qualcuno dei tuoi antichi colleghi o responsabili?
  • Qual è la cosa che ti irrita di più in un contesto professionale?
  • Che aspetto ha per te una buona giornata? E una cattiva giornata?
  • Quali sono i tuoi principali punti di forza sul lavoro?
  • In quali aree credi di aver bisogno di migliorare? 

Non tutte queste domande sono esplicitamente mirate all’intelligenza emotiva, ma danno comunque un quadro più completo dei valori e del comportamento di un candidato. Ad esempio, se dice di non aver mantenuto i contatti con nessun ex-collega, significa che non tende a creare forti legami in un ambiente professionale. 

 

2. Presta attenzione ai segnali non verbali 

Un colloquio di lavoro è una situazione stressante da cui puoi dedurre molto in merito a come il candidato gestisce le proprie emozioni quando i nervi sono a fior di pelle.

Oltre ad ascoltare attentamente le sue risposte alle domande, dovresti fare attenzione anche alla comunicazione non verbale. Stiamo parlando della postura, dei gesti, delle espressioni facciali e dell’intonazione della voce, tra l’altro.

Magari un candidato giocherella con le mani, muove i piedi e non riesce a concentrarsi completamente sulle risposte. Ciò potrebbe significare che non è in grado di mettere da parte le proprie emozioni o gestirle in modo tale da poter essere produttivo.

Tieni presente che il nervosismo è normale e i segnali del linguaggio corporeo non dovrebbero essere di per sé fattori determinanti per stabilire se un candidato possiede o meno intelligenza emotiva. Ma, quando abbinati ad alcuni degli altri consigli di questo articolo, possono aiutarti a comprendere meglio la sua capacità di gestire le proprie emozioni. 

 

3. Forma adeguatamente i responsabili e i selezionatori

La valutazione dell’intelligenza emotiva è difficile da svolgere se la persona responsabile dei colloqui non possiede la giusta formazione. Tutti coloro che effettuano i colloqui di lavoro all’interno della tua azienda devono essere in possesso di informazioni su: 

  • Come intrattenere una conversazione prima di passare alle domande
  • Domande del colloquio volte a capire l’intelligenza emotiva
  • Cosa cercare nelle risposte
  • Indicatori e segnali del linguaggio corporeo

Quante più informazioni sull’intelligenza emotiva metti a disposizioni dei tuoi dirigenti e di altri selezionatori o responsabili delle decisioni, più sarà facile valutarla nei candidati alle tue offerte di lavoro. 

 

4. Usa un test di intelligenza emotiva

Una prova formale dell’intelligenza emotiva ti darà un quadro più accurato per la valutazione dei candidati.

Ecco, in sintesi, come funzionano questi test: le persone rispondono a una serie di domande relative all’intelligenza emotiva e ricevono poi un punteggio su una scala che indica la loro capacità di riconoscere e gestire le emozioni.

Abbiamo raccolto i migliori test di intelligenza emotiva per la selezione del personale del settore turistico e alberghiero in un’utile guida che riceverai direttamente per email.

 

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